Criptovalute: tutto quello che c’è da conoscere prima di investire
È passato ormai un triennio dal momento in cui si verificò il vero e proprio boom che ha coinvolto Bitcoin e che ha fatto parlare il mondo intero. Un periodo in cui il nome di Satoshi Nakamoto correva praticamente sulla bocca di tutti, con il settore, quello delle criptovalute, che aveva ricevuto un’attenzione mediatica fuori dal comune.
Questo settore, da quel momento in poi, è cresciuto notevolmente, anche se non sono mancati ovviamente ostacoli e passi falsi sul cammino fino ad oggi. Alla fine dello scorso mese di dicembre, ecco che la capitalizzazione di Bitcoin è giunta al suo picco massimo, toccando i 645 miliardi di USD, per poi sprofondare nuovamente intorno ai 450 miliardi di capitalizzazione. Investire sulle criptovalute, però, non è affatto semplice come potrebbe sembrare.
Come sono nate le criptovalute
Quando gli anglofoni fanno riferimento alle criptovalute, sono soliti parlare di “Cryptocurrency”. Proviamo a scoprire un po’ le origini delle due parole che compongono questo termine e possiamo notare come “cripto” derivi dal greco e si riferisca a qualcosa che è stato nascosto, celato. Ebbene, una delle peculiarità delle criptovalute è proprio quella di essere visibile e sfruttabile solo ed esclusivamente da quanti conoscono un particolare codice informatico, che è stato ribattezzato chiave d’accesso. Il fatto che insieme a critpo sia stato associato il termine “moneta” o “valuta”, vuol semplicemente fare riferimento al fatto che è diventata una vera e propria unità di scambio, che mira a rendere molto più semplice e immediato il trasferimento non solo di beni, ma anche di servizi.
Tutto merito dell’inventore del Bitcoin, tale Satoshi Nakamoto, di cui nessuno ancora oggi conosce la vera identità, dal momento che questo nome si riferisce unicamente ad uno pseudonimo. Siamo nel 2020, eppure nessuno ha ancora capito chi possa nascondersi dietro tale figura: Craig Wright ha provato ad auto-proclamarsi inventore dei Bitcoin, ma non gli è andata molto bene.
Come investire su Bitcoin
Al giorno d’oggi, rispetto a qualche anno fa, la scelta è molto più ampia per tutti coloro che hanno intenzione di cominciare a fare trading criptovalute in maniera seria e responsabile. Infatti, non esiste solamente Bitcoin, ma ci sono oltre 6000 valute digitali a disposizione tra cui scegliere online. Certo, non si può evitare di guardare in faccia la realtà: Bitcoin è, senza ombra di dubbio, quella di riferimento. Addirittura, intanto, la Cina sta pensando bene di inaugurare la sua prima criptovaluta di Stato nel 2021.
In realtà, però, investire sul mercato delle critpovalute non vuol dire unicamente effettuare l’operazione dell’acquisto della criptomoneta in sé e per sé. Infatti, c’è la possibilità di investire, al giorno d’oggi, anche sull’andamento di una valuta digitale su un certo mercato azionario: tutto merito della presenza di innovativi strumenti finanziari derivati che vengono denominati CFD.
Ebbene, i CFD non sono altro che dei contratti per differenza, uno strumento che è sempre più diffuso tra chi investe sui vari portali di trading online, visto che consente di guadagnare non solo se la quotazione di una criptomoneta comincia a crescere, ma anche nel caso in cui la stessa scenda.
Suggerimenti per scegliere la piattaforma migliore per investire online
Nel momento in cui si sceglie un broker online è fondamentale controllare che abbia ottenuto tutte le varie autorizzazioni e certificazioni per poter operare entro i confini italiani. Nello specifico, si consiglia di verificare la presenza delle certificazioni CySEC e CONSOB. Occhio anche alle commissioni e alle spese, magari un po’ nascoste, a cui si potrebbe andare incontro durante l’esperienza d’uso della piattaforma. Bisogna mettere in evidenza come i migliori broker che operano online consentono l’apertura di un conto online in via del tutto gratuita, così come le operazioni di trade hanno delle commissioni contenute.